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Nel 1990 fra le 18 interviste che ho realizzato per la mia Tesi di laurea, quella più singolare è stata quella con Renzo Arbore . A causa dei suoi numerosi impegni non si riusciva a prendere un appuntamento così alla fine la realizzammo al telefono. Ma Renzo mi disse: “a me piace fare le cose fuori dal comune, fammi sapere quando discuti la tesi perché ti vorrei venire a vedere” ma ci pensate se avessi avuto nella discussione tra gli spettatori Renzo Arbore?! Il fato ha voluto che quel giorno lui fosse in Spagna così dovette rinunciare a venire! Che peccato!!!
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Nel 1992 il provino per “stasera mi butto” lo sostenni alla presenza di Michele Mirabella un vero signore di classe e cultura. Seppi del provino la mattina. Non avevo tempo per preparare nulla (all'epoca stavo prestando servizio come militare nei vigili del fuoco) arrivai trafelato all'appuntamento e pensai: proporrò le stesse cose dell'anno scorso: stessi personaggi e stesse battute; questa volta vorrei prenderli in giro io.; pensai: io so fare queste cose e visto che non sono piaciuto l'anno precedente, così non piacerò quest'anno…
Mi ero presentato solo per rispetto verso il signor Conte.
Entrando in studio seppi che erano cambiati autori e regista e, pensate, con le stesse imitazioni e le stesse battute e canzoni dell'anno prima, in quell'occasione fui preso!!! Perché mai avrò convinto Mirabella? Forse perché avrà visto che durante l'intervista anziché guardare lui guardavo in telecamera? (proprietà del mezzo televisivo) o forse perché avevo imitato Toto Cutugno che presentava quell'edizione del programma? O perché dopo aver imitato Arbore, Mirabella mi richiese di ripeterlo (io imbarazzato mi chiedevo il motivo di questa ripetizione) e lui battendo il pugno sul tavolo disse: “ma Renzo da l'altro profilo in telecamera” ed io risposi, per nulla intimidito: “ma Renzo ha il naso storto, io no!” e finì tutto in una risata… non lo so… so solo che andò bene.
Grazie Michele per aver creduto in me!
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A Rimini durante “Stasera mi butto” nel 1992 tra le addette ai costumi c'era anche una mia amica Viviana De Dominicis , ora in pensione. Intanto prima della messa in onda del programma mi regalò un ciondolino d'oro a forma di chiave e mi disse: “che questa sia la chiave del tuo successo” (come si fa a dimenticare queste cose?) e poi mentre io ero in onda in diretta, lei si avvicinava agli autori che seguivano dai monitors il programma per sentire i commenti su di me (nessuno sapeva che ci si conosceva); mi raccontò che dicevano: ma guarda che padronanza della scena, ma guarda come tiene in telecamera, pare che è una vita che fa queste cose, ma guarda come buca lo schermo….
Ecco questi sono stati i complimenti più belli perché non sono stati fatti alla mia presenza ma erano semplicemente delle loro opinioni che forse non avrebbero mai detto in mia presenza per non farmi montare la testa. Che soddisfazione….
Come la soddisfazione avuta quando, durante la finale dello show Toto Cutugno e Giorgio Panariello, mi premiarono con il primo premio , Il trofeo d'oro dello sponsor del programma la cremeria Motta. La gente che aveva votato da casa aveva preferito me al primo posto in barba alla classifica in studio che (dopo molti anni ormai lo posso dire….) qualche pastetta c'è stata (diciamo che ho subito qualche scorrettezza anche da parte di
qualche concorrente poi diventato famoso) ma in questa sede non voglio parlar male di nessuno evidentemente doveva andare così…
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Nel 1993 conosco Enrico Vaime come definirlo? Poliedrico e bravo lui è davvero tanto: giornalista, autore, conduttore, mi invitò a casa sua a Fregene nel 1992 un intero pomeriggio a parlare di tv sfogliando la mia Tesi di laurea (avevo portato anche dei suoi libri come testi d'esame all'Università) in un suo libro sul varietà tv mi fece una dedica: “A Stefano con la promessa di ritrovaci sul lavoro” .
Caro Enrico sto ancora aspettando :)) per la verità mi chiamò dopo qualche anno per sapere cosa stessi facendo ma la cosa finì li….
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Nel 1994 fui invitato a Milano come esperto di tv alla rubrica quotidiana “I suoi primi 40 anni” di e con Enza Sampò una delle prime professioniste televisive ancora sulla breccia. Fui ospite per l'intera settimana.
Enza fu colpita circa la mia preparazione e mi disse, sia in trasmissione che dietro le quinte, che mi avrebbe voluto assumere viste, per l'appunto, le mie capacità e cultura in questo settore. Rimanemmo d'accordo che le avrei inviato il mio curriculum e i miei dati per essere contattato successivamente c/o la sua redazione, (ma anche in quel caso il diavolo c'ha messo la coda). Anche se in buona fede avevo fatto fare una cattiva figura ai programmisti della rubrica mettendo in evidenza le loro deficienze, ma non avrei potuto tacere… altrimenti avrei fatto io brutta figura se non avessi dato le giuste informazioni. Sicuramente poi quando hanno visto arrivare il mio curriculum per la signora Sampò di sicuro l'avranno cestinato come ritorsione nei miei confronti…
Enza avrà pensato che la sua proposta non mi interessasse……
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Al fine di perfezionarmi al meglio decisi di prendere delle lezioni di canto, ma anche di dizione e recitazione. Fu così che alla fine del 1995 conosco, per puro caso, Nora Orlandi , altro mitico personaggio della tv e della discografia italiana. Nora non insegna a tutti, (questo va detto), prima di decidere se darmi lezioni mi fece il provino. A metà canzone spense il registratore, mi abbracciò e mi sussurrò: benvenuto nella mia scuola Stefano! Che soddisfazione! Forse il suo stile è un po troppo classico e un po sorpassato (lo pensano i nuovi maestri che vanno per la maggiore oggi) ma io sono orgoglioso di aver avuto un'insegnante come lei .
Il mio stile quindi è classico, la sua impronta si sente ma di questo ne vado fiero. Il classico non passa mai! Sono rimasto c/o la sua scuola oltre due anni. Poi dovetti interrompere per problemi finanziari… le sue lezioni costavano moltissimo…
Le lezioni costano…. Ma Nora mi è rimasta nel cuore…. Grazie anche a te per quello che mi hai impartito.
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Di personaggi ne ho conosciuti molti… uno che mi mancava e che volevo conoscere vista la mia grande ammirazione per lei era Loretta Goggi . L'occasione ci fu nel 1996 l'andai a trovare a teatro . prima dello spettacolo bussai in camerino, avrei voluto lasciarle un bouchet di fiori… mi dissero di entrare pensando fossi il fioraio ma quando la sarta vide che ero solo un ammiratore mi fa: “no guardi ora no si può entrare…” “ma io non voglio entrare o disturbare, mi basta lasciare solo i fiori per non tenerli in platea”.
Allora la voce di Loretta da dietro il separè mi disse: scusami sai, vieni dopo così ci vediamo.
Finito lo spettacolo attesi che sfilassero tutti i fans. Io non l'avevo mai vista dal vivo. Così timidamente mi avvicinai per complimentarmi ma lei mi spiazzò dicendomi: “Grazie Stefano per i fiori, sono bellissimi!” ma come aveva fatto? Non mi ero ancora presentato,! Avevo solo lasciato il bigliettino da visita con i fiori ma non mi aveva visto in volto, aveva soltanto sentito la mia voce! E per di più le avevo detto solo poche parole! Poi capii: da ottima imitatrice è un'acuta ascoltatrice quindi aveva riconosciuto la voce!!!
Successivamente l'ho continuata a seguire e ad incontrarla… mi ha sempre accolto con molta affabilità… quasi da amico. Una volta a Napoli era andata via la luce ed è riuscita a riconoscere la mia voce in mezzo a tante altre nell'atrio del teatro mentre tutti uscivano… le ho ricordato recentemente questi due episodi…
A Lorè sei ‘na forza!!!!! |
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Nel 1996 lessi che il grande Pietro Garinei (il papà della commedia musicale italiana insieme a Sandro Giovannini) avrebbe riportato in scena di nuovo Rugantino e che per questo aveva intenzione di cercare l'attore protagonista. (Capirai dopo le interpretazioni di Manfredi e Montesano non era semplice).
Pensai… ma io ho studiato danza, recitazione, canto… perché non potrei aspirare ad avere un provino per questa parte? Con Nora Orlandi
registrai la canzone "Roma nun fa la stupida stasera", doppiai una vhs con le imitazioni di ” Stasera mi butto”, qualche foto del book, il curriculum e feci portare il tutto da un ‘agente teatrale al Sistina.
Garinei anziché chiamare l'agente una sera chiama me a casa per complimentarsi per le imitazioni. Mi disse che per quella stagione aveva già tutto in cartellone ma che per la stagione successiva ci sarebbe potuta essere qualche possibilità per me… io cercavo di fargli capire che mi avrebbe fatto piacere poter sostenere il provino per il ruolo di Rugantino ma lui continuava a ribadire… sei un grande imitatore…ecc.
Poi ho capito… io non ho un nome importante per cui non avrebbe fatto effetto… mentre invece la persona che fu poi scelta aveva già interpretato dei film per cui era conosciuto…
Non sapeva ballare, non sapeva cantare (che differenza con chi l'aveva preceduto in quel ruolo) ma qual è il problema? Ormai il pressapochismo trionfa…
Garinei poi aveva cominciato a lasciare sempre più la direzione ad altri collaboratori vista l'età avanzata e anche io lasciai cadere la cosa… anche in questo caso: attestazione di stima ma occasione perduta!
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